Lo sviluppo motorio del bambino influisce sullo sviluppo percettivo e cognitivo, quindi può fungere da parametro di controllo per lo sviluppo dell`intero organismo.
E` un fenomeno influenzato da processi interni ed esterni ed il comportamento risultante rappresenta la sommatoria di molti fattori.
All`inizio il neonato ha un ruolo passivo rispetto al suo ambiente. Le persone e gli oggetti compaiono nel suo campo di attenzione e poi si allontanano, l`abilità di interpretare il loro significato dipende dalle esperienze che avrà interagendo con loro.
Il bambino in grado di interagire con l`ambiente avrà un esperienza diversa dal bambino mantenuto in una posizione più passiva o con delle limitazioni che impediscono queste scoperte.
Alla nascita il sistema visivo è intatto a partire dalla retina fino alla corteccia.
Nel neonato l`accomodazione è minima o nulla, mantiene un fuoco fisso situato a circa 20cm.
Il riflesso pupillare alla luce scompare tra la 29 e la 31 settimana di gestazione.
I riflessi di fissazione e convergenza sono presenti alla nascita, ma sono intermittenti e scarsamente organizzati.
Entro le 6 settimane acquisisce la visione coniugata.
Riconosce la faccia della mamma verso i 4 mesi, prima l`acutezza visiva è troppo debole per definire i dettagli del viso.
In quel periodo si sviluppa anche la percezione binoculare della profondità.
La dominanza oculare compare entro le prime settimane di vita.
La capacità del bambino di riconoscere uno stimolo visivo dipende dall`associazione della forma, del movimento e del colore. Il senso della forma si sviluppa sulla base delle esperienze tattili.
Dopo le sei settimana di vita il bambino incomincia ad avere movimenti non più vincolati ai riflessi, muovendo le braccia a caso ad es urta un giocattolo e riceve delle informazioni propriocettive che a poco a poco gli forniscono una mappa del suo braccio nello spazio.
Tali informazioni propriocettive arrivano insieme alle informazioni visive relative alla posizione del giocattolo.
A poco a poco quindi attraverso queste esperienze incomincia a sviluppare il senso dello spazio, della distanza e della profondità mediante un procedimento di prova ed errore utilizzando il feedback proveniente dai sistemi visivi e somato-sensoriali.
Tutto questo stabilisce il senso del proprio spazio, della linea mediana, che diventa un punto di riferimento indispensabile per stabilire la relazione tra il bambino e gli oggetti appartenenti al suo ambiente.
Se si sono verificate delle lesioni che non permettono questi movimenti fluidi e liberi in ogni direzione, se il bambino trova difficoltà nell`usare il proprio corpo, rischia di creare mappe spaziali e senso-motorie distorte che potranno poi influire negativamente sul suo sviluppo cognitivo futuro.
Nel bambino piccolo l`esistenza di qualcosa al di fuori del suo campo di consapevolezza è molto limitata: a 2 mesi se si fa vedere al bimbo un giocattolo e poi lo si copre, non cercherà di trovarlo. E` privo del senso di permanenza degli oggetti, non sono ancora sviluppati i processi cognitivi che gli permettono di riconoscere che qualcosa continua ad esistere anche dopo che sia stato rimosso dal suo ambiente sensoriale.
La comparsa della percezione tattile avviene entro il 1 anno di vita.
La percezione delle dimensioni avviene a circa 2 mesi, quella della consistenza a 6 mesi, quella del peso a 9 mesi e quella della percezione della forma tra i 12 e i 15 mesi.
La consapevolezza che un bambino ha del suo ambiente aumenta in funzione della sua capacità di muoversi all`interno di esso.
Tra gli 8 e i 14 mesi si cominciano ad osservare le prime manifestazioni delle sue future abilità cognitive.
A 10 mesi è in grado di trovare un giocattolo parzialmente nascosto e a 12 mesi un oggetto del tutto nascosto.
Nel periodo in cui inizia a manifestarsi la destrezza manuale è molto importante verificare la coordinazione meccanica delle componenti dell`estremità superiore e l`integrazione di questi meccanismi con i movimenti spinali.
L`osteopata deve prestare attenzione se sono presenti disfunzioni bio-meccaniche che possono portare uno stimolo sensoriale anomalo che può poi influire sulla rappresentazione corticale di una estremità.
Prima dei 18 mesi i bambini sono ambidestri e non dovrebbero manifestare alcuna preferenza per una delle due mani, se ciò si verifica bisogna controllare che non vi siano patologie biomeccaniche.
A 14 mesi i bambini sono in grado di identificare le immagini, tra i 18 e i 24 mesi imparano a esprimersi con frasi di 2-4 parole.
La formazione del concetto di "sé" compare tra i 18 e i 24 mesi, ma ai 18 mesi il concetto di "io" è ancora sovrastato da prospettive in seconda persona, il bambino chiama sé stesso per nome.
A 24 mesi la maggior parte dei bambini è in grado di riconoscere gli oggetti e metterli in ordine a seconda della forma e del colore.
A 3 anni la postura e l`equilibrio sono relativamente stabili, riesce a saltare e dare calci.
Le abilità motorie più fini migliorano rapidamente tra i 3 e i 4 anni.
Il linguaggio si evolve fino a comprendere frasi di 5-6 parole, e migliora anche la grammatica.
La balbuzie non è rara a questa età e dovrebbe risolversi intorno ai 5 anni.
Un bambino di 3 o 4 anni non riesce sempre a distinguere tra la realtà e la fantasia, ma incomincia a dimostrare alcune capacità di risolvere i problemi, una maggior indipendenza e più disponibilità a collaborare.
Si evolve il senso del tempo e del pensiero astratto anche se è ancora immaturo e il ragionamento rimane concreto.
La creatività del bambino piccolo si esprime attraverso il gioco.
Tra i 24 e i 36 mesi comincia a giocare a "far finta" utilizzando oggetti non correlati per rappresentare ciò che desidera.
Tra i 4 e i 5 anni incomincia a raccontare le prime storie, nello stesso periodo sviluppa il senso dell`umorismo per l`assurdo.
A 5 anni è in grado di saltare e lanciare un oggetto con precisione.
Il pensiero astratto sta maturando, utilizza frasi al futuro, elabora piani e strategie.